Storia di un matrimonio (prima puntata)
Questo e alcuni altri post che usciranno prossimamente sul blog sono il racconto di un matrimonio visto con gli occhi di un ospite del team. Francesco ci ha seguito durante un servizio fotografico e qui troverete il suo racconto.
Chi si sposa di venerdì secondo me ha già una marcia in più: un giorno originale, almeno a queste latitudini; il week end libero e lungo davanti, un segno di rispetto per se stessi e forse anche per gli altri; la “fame” di entusiasmo che arriva dopo una settimana di lavoro. Luca e Jessica si sposano di venerdì ed hanno la mia benedizione per questa scelta. Non sono un invitato ma nemmeno un imbucato. Sono qui per vedere (ma anche sentire e respirare) quello che succede durante un matrimonio al seguito di Maurizio Toni e il suo team di fotografi. Dobbiamo tutti raccogliere delle immagini di questo matrimonio: loro con un click, io con un racconto.
L’appuntamento è nello studio di Maurizio Toni: prima di partire pochi minuti dedicati a sistemare l’attrezzatura in auto, confrontarsi velocemente su quali ottiche utilizzare, qualche scambio per informazioni tecniche e logistiche. Il matrimonio di un fotografo inizia molto prima di quello degli sposi ed è una specie di missione: concentrazione e determinazione.
A casa dello sposo arriviamo senza sorprenderlo. Ci aspetta con un sorriso allegro perché sa che gli capiterà qualcosa di strano e particolare nel fare le foto, ma non ha idea di cosa. Gli sposi che scelgono Maurizio Toni lo fanno anche perché le sue foto non sono ordinarie: per esempio, gli scatti durante la vestizione per la cerimonia non sono quasi mai in contesti classici o in ambienti consueti. Dove e come lo si scopre solo quando il team di fotografi arriva. Così, quando Maurizio dice “Andiamo!”, Luca (lo sposo) non chiede nemmeno “dove” ma ubbidiente e sorridente, come un bambino a cui sono state promesse le giostre, raccoglie i vestiti e si avvia. Si ritrova in una spiaggia battuta dal sole e un piacevole vento con i pochi bagnanti che osservano stupito questo ragazzo alto e ben piazzato che un po’ alla volta dismette gli abiti di tutti i giorni per indossare quelli da cerimonia. Maurizio e chi lo accompagna non chiede di fare granché e non impartisce istruzioni: tutto quello che Luca deve fare è, come se fosse nella sua camera, vestirsi per la cerimonia. E mentre lo fa, tra una battuta e l’altra degli amici che lo hanno accompagnato, arrivano gli scatti dagli angoli più inconsueti, alla ricerca di un’inquadratura che vada oltre l’ordinario. L’ultimo scatto, quando lo sposo è bello al punto giusto, è davanti al graffito in un sottopasso per tornare a casa: facce da finti duri, sprezzanti con ironia. Quella che non guasta per affrontare una giornata che sarà bella e lunghissima